Perché è così maledettamente impossibile, se non addirittura improbabile, trovare un uomo stabile?? Non economicamente (sarebbe utopia)! Mentalmente stabile!?! Dovrebbe essere uno sano, di mente e di corpo, i problemi miei già so’ assai, non ne voglio uno che ne abbia degli altri, i miei sono più che sufficienti, sono convinta che basterebbero per tutti e due! Capiamoci, non è che faccio ostruzionismo, o sono razzista, classista, ecc…potrebbe capitarmi di innamorarmi di una persona con disabilità come di un “normodotato” (una parola che non mi piace), ma quello che discuto è: perché dovrei rivolgere il mio sguardo solo ed esclusivamente su uomini con disabilità, e perché gli uomini con disabilità mi fanno strane richieste dando per scontato che io accetti?!?
Sembra quasi che le persone con disabilità possano innamorarsi solo di altre persone con disabilità; oppure se si avvicina, putacaso un normodotato, o fa lo stronzo, o fa il compassionevole, il caritatevole. Ahhh… peggio ancora mi sento quando incontro quelli che credono di avere problemi più grossi dei tuoi e son tutti lì a dire: “Cara scusami, non è proprio il momento!” Oppure: “Beh, hai ragione ma è un periodaccio!” O ancora: “Sì lo so, ma cerca di capirmi”! – Beh sapete cosa vi dico, io sono stanca di sentire tutto questo! Sono stanca di provare a capire! Ma a me, chi mi capisce?!? Sono stanca di dover pensare a tutto io, nemmeno più l’iniziativa per una serata riuscite a prendere…ma dove sono finiti gli uomini? I galantuomini? Quelli che dicono: “Ci penso io, lascia fare a me!” O semplicemente: “Faccio io!”?? Quelli che ti aprono lo sportello dell’auto, che aspettano che Tu ti sia sistemata prima di chiudere per non lasciare che il vestito resti impigliato nella portiera, quelli che ti porgono il tovagliolino al bar perché hai del caffè sul naso, quelli che ti passano a prendere ed hanno già prenotato un tavolo più appartato, al tuo ristorante preferito, così si può chiacchierare e che hanno scelto il menù in base ai tuoi gusti??? Dove sono gli uomini che mettono giacca e cravatta, o un elegante gessato (vedo in giro esseri vestiti con una specie di calzamaglia, come quelle dei poppanti)???
Ahhh che amarezza…che tristezza…poi si meravigliano se dici: “Faccio senza, faccio da sola…” Mi viene naturale far da sola…Poi ti capitano quelli che ti scrivono delle cose sconce e poi se fai la sostenuta s’incazzano pure, oppure si giustificano dicendo: “Lo faccio per smorzare lo stress” – mi viene da rispondere: “E per chi mi hai preso, per una pallina gommosa (quelle antistress che si fanno girare e rigirare tra le mani)?!? Insomma, è così difficile, trovare uno “normale”? Con gente così, mi viene naturale far da sola, risolvere da sola quello che posso! In effetti ci riflettevo proprio qualche tempo fa, in questo momento cruciale della mia vita, avrei solo bisogno di un Facilitatore! Ultimamente mi capita spesso che mi chiedano: “Sei sposata?” – “Fidanzata” …io rispondo “No, il matrimonio, puàh …che strano contratto! Uno dei due contraenti prima o poi lo tradirà, è un dato di fatto, quindi?!? …Fidanzata?!? Mi suona quasi come una parolaccia alla mia età, è roba per i quindicenni!” – Il Facilitatore invece, altrimenti detto Compagno, complice, testimone oculare della tua vita, dovrebbe essere colui il quale ti semplifica l’esistenza. È sempre presente, ti risolve i guai, non devi pregarlo di venire ad una mostra con te, ad uno spettacolo, a teatro, al cinema, ad un concerto; lo fa già, lo fa e basta, perché piace anche a lui, oppure lo fa per te perché sa che tu lo faresti (davvero lo faresti) per lui. Dovrebbe essere una specie di “Ambrogio”, con un cervello, una testa sua funzionante, che all’occorrenza sappia essere un buon amante. Poi Insomma uno che… Altrimenti sapete che c’è?!? Faccio da sola…
Anna Ferrara
N.B.: Si raccomanda di leggere con tono sarcastico…
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