L’amore va oltre tutti i limiti che la vita ci impone, ma dobbiamo essere noi a far sì che accada. Non precludiamoci questo sentimento, che ha mille e più sfaccettature.
L’amore non sa essere disabile, non conosce barriere ed è in grado di superare tutti quegli ostacoli che sembrano insormontabili.

Toccare ed essere toccati nel rispetto e nell’amorevolezza contribuisce a portare gioia nelle nostre vite. Se non proviamo questo, qualcosa manca, perché sentirsi veramente amati da un’altra persona è da sempre un desiderio naturale ed innato di tutti gli uomini e le donne sulla terra.
Quando, però, si convive con una disabilità (motoria o cognitiva), vivere una relazione sentimentale può risultare davvero difficile.
È inutile negarlo, le persone con disabilità fanno fatica a trovare l’amore. Tuttavia, nessuno deve rinunciarvi, credendo di essere una persona inadatta a soddisfare a pieno tutte le istanze richieste da una relazione affettiva, emotiva e sessuale. È vero, la disabilità, quando si vuol conquistare qualcuno, è terribilmente limitante, ma un carattere volitivo e un atteggiamento giusto possono giocare un ruolo fondamentale nella futura evoluzione di un rapporto tra una persona con disabilità e una persona normodotata.
Molto spesso i limiti sono nella forza di volontà, nella paura di provare e di fallire. Bisogna, invece, credere in sé stessi. Farsi conoscere per ciò che si è.
Non bisogna accontentarsi della prima persona che dice sì, anche se “non ci fa impazzire”, nella convinzione di non meritare o non poter avere altro a causa della disabilità. L’amore deve essere vero. Se poi non andrà comunque in porto o durerà per poco tempo, nessuno avrà fatto niente di sbagliato, semplicemente non era destino. Se invece sarà stato costruito un interesse forte, l’abbattimento di qualsiasi pregiudizio iniziale succederà in automatico.

SINOSSI

Giovanni, ventisei anni, ha la tetraparesi spastica, si muove su sedia a rotelle e non ha l’uso della parola. Nonostante tutti i limiti e le difficoltà, tenta di condurre una vita “normale”. La sua passione è la pittura, dipinge con un pennello montato sopra il caschetto da ciclista che mette in testa. Durante un’esercitazione in accademia, osserva la modella di cui deve fare il ritratto e immagina di vivere con lei una storia d’amore. Dell’amore Giovanni non sa nulla. Non ha mai avuto un’esperienza emotiva, affettiva e sessuale. La sua pelle non è mai entrata in contatto con la pelle di una donna che desiderasse accarezzarlo ed essere accarezzata da lui. Fino al giorno in cui…

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Se sei stato/a o sei tutt’ora protagonista di una storia d’amore integrata, persona con disabilità + persona normodotata, raccontaci la tua storia in una email e inviala a max.ulivieri@lovegiver.it

Raccoglieremo tutte le storie pervenute e alcune di queste diventeranno delle video interviste che condivideremo pubblicamente on line.

Lo scopo del progetto è mostrare a tutti, soprattutto alle persone più giovani che non credono nella possibilità di amare ed essere amati, che l’amore va oltre le disabilità, ma dobbiamo essere noi a sapergliene dar modo.

Aiutaci a realizzare insieme questa rivoluzione culturale.

SITO: www.iltempodeldesiderio.it